Caso Studio: Recupero parziale di un fabbricato esistente per la realizzazione di una struttura commerciale

Gli edifici industriali costruiti negli anni ‘50 e ‘60 rappresentano una parte importante del nostro patrimonio edilizio. Caratterizzati da strutture portanti a telaio in cemento armato, spesso con luci notevoli e grandi dimensioni, richiedono oggi interventi di adeguamento per rispondere alle attuali Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC). Ma da dove partire per affrontare un progetto così complesso?

Diagnosi: La Base di Partenza

Il primo passo è quello della ricerca documentale dei progetti dell’epoca, qualora disponibili.
Il secondo passo riguarda la diagnosi, ovvero un rilievo di dettaglio e una serie di indagini approfondite in sito sui materiali. Tra le attività necessarie rientrano:

  • Carotaggi del calcestruzzo per valutare le sue caratteristiche meccaniche;
  • Prelievi di barre d’acciaio per verificare la qualità e la resistenza dei materiali;
  • Prove di carico sugli elementi costruttivi, che offrono una fotografia realistica dello stato di fatto del manufatto.

Questi dati forniscono una buona base di partenza per poter approntare il calcolo strutturale e per individuare le criticità dell’edificio.

La diagnosi ci aiuta a definire anche gli obiettivi prioritari dell’intervento.

Caso studio

L’intervento previsto in progetto prevedeva la demolizione parziale di un opificio con recupero di una palazzina antistante la strada pubblica.

Le problematiche affrontate in questo caso sono state molteplici:

  • dover demolire una porzione di fabbricato, lasciando in piedi la parte che andrà adeguata;
  • presenza di terreni caratterizzati da scadenti proprietà meccaniche;
  • rispetto del vincolo posto sull’aspetto estetico della facciata del fabbricato;
  • studio delle diverse fasi dell’intervento;
  • logistica della cantierizzazione.

Ognuna di queste problematiche richiede un determinato livello di progettazione per poter eseguire al meglio l’intervento.

Il Progetto di Adeguamento

Il progetto ha previsto i seguenti interventi:

  1. Rinforzo delle fondazioni, realizzato mediante il ringrosso delle stesse e l’inserimento di pali in cemento armato. Prima dell’intervento, sono state eseguite prove su pali pilota per verificarne la capacità portante.
  2. Incamiciatura dei pilastri, intervento che prevede l’aggiunta di nuova armatura e il miglioramento delle caratteristiche del calcestruzzo esistente.
  3. Rinforzo delle travi in acciaio, effettuato con il placcaggio in carpenteria metallica tramite profili UPN.
  4. Rifacimento della copertura, sostituzione della copertura esistente con una nuova in carpenteria metallica, garantendo maggiore sicurezza e funzionalità.
MODELLO 3D ED INDUSTRIALE
MODELLO 3D EDIFICIO INDUSTRIALE

Una Sfida Progettuale

Intervenire su edifici industriali esistenti è una sfida avvincente. Questi manufatti nascondono spesso insidie e sorprese che richiedono un approccio progettuale flessibile e creativo. Tuttavia, è proprio questa complessità a rendere il lavoro stimolante: ogni progetto è unico e offre nuove opportunità di crescita professionale.

Un altro aspetto cruciale è la sostenibilità degli interventi. Riutilizzare e adeguare edifici esistenti riduce l’impatto ambientale rispetto alla demolizione e alla ricostruzione, contribuendo alla conservazione del patrimonio edilizio, o almeno di una parte.

Ciò rende le strutture differenti ed uniche rispetto ad edifici prefabbricati standard.

Grazie a un’attenta diagnosi, a soluzioni tecniche mirate e a una pianificazione accurata, è possibile trasformare edifici industriali del dopoguerra in strutture moderne, sicure e funzionali, preservando al contempo il loro valore storico ed estetico. L’adeguamento di questi edifici non è solo una necessità tecnica, ma anche un’opportunità per valorizzare un pezzo importante della nostra storia architettonica e industriale.

A Presto
Marco

Last Update: 23 Dicembre 2024