Considerazioni sulla loro realizzazione
Ogni volta che ci troviamo a dover rifare una copertura, oltre alla scelta della tipologia di materiale, abbiamo un quesito: il Cordolo lo rifacciamo in Cemento Armato o in Acciaio?
LA STORIA DELL’ARTE
I recenti terremoti del 2016 hanno messo in discussione una tecnica di intervento molto utilizzata nelle ristrutturazioni degli anni precedenti (consentita dalla Normativa), vale a dire il rifacimento delle coperture con nuovi solai pesanti in latero cemento (travetti e pignatte) con cordoli perimetrali in Cemento Armato.
Questi venivano promossi in base ad una serie di convinzioni:
➡ la realizzazione di un cordolo perimetrale avrebbe legato insieme tutte le pareti migliorando il 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗰𝗮𝘁𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 dell’edificio;
➡ il solaio ha una sua 𝗿𝗶𝗴𝗶𝗱𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 tale da consentire una ridistribuzione delle forze e dei carichi;
➡ il maggior 𝗽𝗲𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮 migliora la stabilità del muro (aumento “empirico” della resistenza a pressoflessione).
Da qui le innumerevoli campagne pubblicitarie delle nuove coperture “Sicure” o “Antisismiche”….”𝙌𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙝𝙖𝙞 𝙪𝙣 𝙗𝙪𝙤𝙣 𝙩𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙞𝙣 𝙏𝙚𝙨𝙩𝙖…” 🏠
LA DURA VERITÀ
In molti casi purtroppo questo tipo di intervento, oltre a risultare inefficace, ha compromesso fortemente la risposta dell’edificio all’azione sismica per diversi tipi di fattori:
➡ le coperture sono state rifatte senza prima intervenire in alcun modo sulle murature;
➡ il Tetto rigido e pesante ha 𝗺𝗮𝗿𝘁𝗲𝗹𝗹𝗮𝘁𝗼 sull’edificio sottostante a seguito della notevole 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗻𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗩𝗲𝗿𝘁𝗶𝗰𝗮𝗹𝗲 del Sisma (vedi l’importanza della componente del 𝙅𝙀𝙍𝙆 [𝘔𝘢𝘳𝘪𝘢𝘯𝘪 𝘦 𝘗𝘶𝘨𝘪]);
➡ il Cordolo in c.a. ha un comportamento di 𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲 𝗿𝗶𝗴𝗶𝗱𝗮 appogiata agli estremi, quando l’onda sismica attraversa l’edificio, crea nella parete un leggero spostamento verticale del paramento murario, in ambo le direzioni, che non è assecondato dal cordolo, inducendo un notevole scarico tensionale e la conseguente instabilizzazione della compagine muraria;
➡ è stato appurato che le pareti in pietrame sbozzato, sotto sisma 𝙉𝙊𝙉 𝙍𝙄𝘽𝘼𝙇𝙏𝘼𝙉𝙊, non hanno un comportamento di rotazione monolitica, ciò che avviene è una 𝗗𝗜𝗦𝗚𝗥𝗘𝗚𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗠𝗨𝗥𝗔𝗥𝗜𝗔 che ha inizio con uno spanciamento della parte bassa del paramento esterno;
(𝘗𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘢𝘤𝘤𝘦𝘯𝘯𝘰 𝘛𝘦𝘰𝘳𝘪𝘤𝘰:”𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘳𝘢𝘵𝘶𝘳𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘪𝘵𝘦 𝘥𝘢 𝘥𝘶𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘴𝘦𝘱𝘢𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘭𝘦𝘨𝘢𝘵𝘪 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘦𝘭𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘭𝘢𝘱𝘪𝘥𝘦𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘴𝘷𝘦𝘳𝘴𝘢𝘭𝘪 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘪 “𝘋𝘪𝘢𝘵𝘰𝘯𝘪”, 𝘴𝘶𝘭 𝘱𝘢𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘯𝘰 𝘱𝘰𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘵𝘳𝘢𝘷𝘪 𝘭𝘪𝘨𝘯𝘦𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘰𝘭𝘢𝘪 𝘦𝘥 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘢𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘱𝘪ù 𝘴𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘢𝘭 𝘱𝘢𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘦𝘴𝘵𝘦𝘳𝘯𝘰, 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢 𝘴𝘤𝘢𝘳𝘪𝘤𝘰 𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘱𝘪ù 𝘪𝘯𝘴𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦).
IN CONCLUSIONE
I Cordoli in Cemento armato vanno 𝗕𝗔𝗡𝗗𝗜𝗧𝗜⁉️
La risposta è No, ma vanno sempre contestualizzati al tipo di struttura ed al tipo di intervento:
✅ facciamo attenzione ai pesi in gioco cercando sempre di non caricare troppo le murature esistenti;
✅ prima di rifare un Cordolo in c.a. dobbiamo appurare lo stato di conservazione delle murature, queste dovrebbero garantire un comportamento monolitico e non disgregativo sotto sisma…come?! Con interventi diffusi quali Intonaco armato, Ristilatura armata (se faccia vista), ecc… Dobbiamo dare resistenza a Trazione, la sola compressione non è più sufficiente a resistere ai terremoti registrati;
✅ valutiamo la possibilità di inserire dei cordoli in acciaio, più leggeri, che assecondino il comportamento della parete.
E voi cosa ne pensate dei cordoli in Cemento Armato⁉️
Scrivilo nei commenti 👇🏻
Grazie e a presto!
Marco