Sostituzione delle coperture ad arco.
Sfide progettuali e soluzioni.

Erano tempi non sospetti, anni precedenti agli eventi sismici del 2016.

La ferma volontà di un uomo e della sua azienda di investire nella sicurezza delle strutture e delle persone sotto ospitate ci hanno permesso di progettare questo intervento di Miglioramento Sismico che comprendeva anche il rifacimento delle coperture.

La sfida
Riuscire ad eseguire il lavoro consentendo lo svolgimento delle attività sottostanti.
Allo scopo viene suddiviso l’opificio in settori ed installato un ponteggio interno ed esterno a tubi e giunti.

Evitare l’ingresso di polveri ed acqua al di sotto.
Ogni giornata lavorativa, la parte di copertura rimossa doveva essere ripristinata.

Lo Stato di fatto
L’Attuale copertura era costituita da archi reticolari in c.a. prefabbricati, con al di sopra dei tegoli in c.a. pesanti e onduline di acciaio.

L’idea progettuale
Sostituire i tegoli con una copertura leggera e solidale agli archi, che verranno mantenuti (a seguito dell’esito positivo delle prove di carico effettuate).

Si è studiato un tipo di ancoraggio mediante apposite ganasce metalliche senza la necessità di forare l’arco, sulle quali sono stati poi collegati gli arcarecci e fissati i successivi pannelli tipo sandwich.

La difficoltà è stata rappresentata dal fatto che l’arco non presentava un raggio di curvatura costante ma era costituito da diverse spezzate, pertanto, dovendo utilizzare un pannello di copertura curvo preformato, che avrebbe velocizzato le operazioni di posa in cantiere, sono stati scelti arcarecci di diversa tipologia e dimensione che andassero ad approssimare la curvatura ottimale.

Sono stati scelti profili scatolari e profilati tipo ORP EV della ditta produttrice Profilumbria, profili in lamiera tipo Omega rinforzati in corrispondenza delle ali, la cui peculiarità è legata al peso ridotto e notevole portata.

La larghezza dell’ala superiore ha consentito anche l’interruzione dei pannelli ed il fissaggio contemporaneo sul medesimo arcareccio.

La copertura è stata poi completata installando delle guide sottostanti per il rivestimento in pannelli di calcio silicato ai fini della protezione al fuoco e per l’installazione dell’impiantistica dedicata, evacuatori di fumo compresi.

Conclusioni
Il sistema così realizzato ha consentito di diminuire notevolmente il peso della copertura e di conseguenza la massa sismica, al tempo stesso il sistema di arcarecci funge da collegamento mutuo tra gli archi, fornendo anche un modesto contributo alla controventatura della falda.

Buona progettazione a tutti
A Presto
Marco

Last Update: 25 Novembre 2024