Riflessione aperta sulla realizzazione di nuove aperture…
cambiando l’ordine degli addendi il risultato CAMBIA⁉️
Nei casi di ristrutturazione con ridistribuzione interna di un appartamento/edificio, vuoi per le mutate esigenze degli spazi, vuoi per ridurne la vulnerabilità (caso raro se legato alla sola volontà/portafoglio dei committenti 💲), spesso ci si trova davanti alla necessità di modifica delle bucature su murature portanti.
Chiudere un’apertura esistente per aprirne un’altra sullo stesso allineamento murario, dal punto di vista Statico e Sismico, non è la stessa cosa.
Riflettiamo, gli edifici in muratura vengono costruiti per “sedimentazione” dei materiali che vengono disposti l’uno sull’altro fino alla costruzione completa del corpo di fabbrica, questo fa si che si venga a creare uno stato tensionale di compressione via via crescente nelle murature dall’alto verso il basso.
In presenza delle aperture il cosiddetto Flusso tensionale migra sulle parti piene delle murature sottostanti, per fare un’analogia basti pensare ad una corrente d’acqua verticale, una cascata, interrotta da un’ostacolo, il flusso si divide in due parti, salvo poi ricongiungersi in base alle sue dimensioni.
Quando andiamo a chiudere un’apertura esistente con blocchi o mattoni portanti non riusciremo mai a ripristinare o ad indurre in tale chiusura il carico della parte di edificio soprastante (a meno che non inseriamo dei martinetti idraulici a perdere).
Pertanto quando andremo ad aprire la nuova apertura, avremo una sollecitazione maggiore sulle porzioni di muratura ad essa adiacenti, ottenendo un comportamento statico e sismico differente rispetto ad una parete omogenea e coeva.
Con questo non voglio dire che non si possono fare più aperture su muri portanti, ma ogni volta dovremmo analizzare bene la situazione, non facendo troppo affidamento su ciò che ci restituiscono i programmi di calcolo.
➡️ Se l’intervento è globale, ovvero riguarda anche altre parti della struttura, allora potremmo già pensare che scaricando gran parte del peso della parte soprastante con le demolizioni, la quota parte del peso che andremo a rintrodurre potrà essere portata dalle nuove chiusure (aperture o nicchie).
➡️ Si può pensare di puntellare i solai dal basso verso l’alto sempre per il medesimo scopo.
➡️ Inoltre è bene prestare attenzione alle parti di muratura esistenti rimanenti, in quanto inevitabilmente, saranno maggiormente caricate.
➡️ Togliamo l’intonaco, appuriamo la qualità muraria e lo stato conservativo e se necessario prevediamo qualche intervento di rinforzo e confinamento.
➡️ In questo caso si tratta di un intervento di Adeguamento Sismico che ha previsto la chiusura di un apertura troppo ravvicinata ad una seconda d’angolo (purtroppo) che non era possibile spostare (causa passaggio delle scale), per poi realizzarne di nuova in posizione baricentrica alla parete.
E voi come vi comportate in questi casi? Vi affidate ciecamente al software??
A presto
Marco
Bravo Marco …… grazie ! 😀
Grazie a te Antonio